Sul tetto dell'isola di Pašman

Vidikovac Veli Bokolj
43°58'57.5"N 15°18'19.8"E

Sul tetto dell'isola di Pašman, pronto per un nuovo tramonto. C'è una brezza leggera (5-6 kts) e la temperatura è intorno ai 26°C. Sento con piacere il calore del sole sulla mia pelle. Dietro di me uno scorcio di alcune isole e isolotti: Sit, Balabra, Gangarol, Lavdara, Zut e molti altri che si estendono fino alle Isole Incoronate.

Negli ultimi 10 giorni ho percorso più di 400 km su strada e circa 60 miglia nautiche in barca nell'arcipelago zaratino. Sono stato su 5 isole ed esplorato ogni angolo di Pašman e Ugljan. A Dugi Otok (l'isola lunga) ho fatto il bagno nel lago salato di Mir e sono salito in cima all'isolotto disabitato di Katina dove ho potuto osservare, a perdita d'occhio, l'arcipelago delle Kornati. Qui un sentiero in realtà non esiste, se non per metà salita, poi tra rocce acuminate e flora selvatica ci si inerpica fino alla vetta. Ci siamo arrivati solo in cinque: oltre a me e Marco (un giovanissimo ragazzo italiano), due croati e una ragazza tedesca. Sulle spalle avevo il pesante zaino fotografico a causa del quale ho rischiato di cadere rovinosamente più di una volta. Alla fine però ne è valsa la pena.
 
In questi anni ho viaggiato tanto, mi sono confrontato con culture completamente diverse dalla mia che mi hanno mostrato una visione più ampia e tangibile del mondo. Ho imparato a conoscere in una forma molto più profonda me stesso e per questo sono migliorato come persona; mi ritengo fortunato e soddisfatto per le esperienze vissute. Spero di poter restituire alla Terra un po' di quest'amore puro che essa attraverso la natura, gli animali e il mare ci dona ogni giorno.
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